Siamo alle solite: stai organizzando un viaggio in Molise e tutti ti chiedono, Ma perché, esiste?. Se hai sentito questa battuta troppe volte e vorresti scoprire i tesori nascosti della “regione che non c’è”, sei nel posto giusto. Ecco dieci cose da vedere e da fare in Molise che ti faranno innamorare di questa terra.
Cosa vedere in Molise: 10 cose imperdibili
Abbiamo conosciuto il Molise molto prima di metterci piede per la prima volta. È stato grazie ai racconti di Elisabetta, cara amica e autrice per il blog di alcune guide sulla sua regione.
In quest’articolo ripercorreremo le tappe del nostro ultimo viaggio in Molise. Non è stato un itinerario canonico: complice il maltempo, abbiamo dovuto rivedere in corsa il tour organizzato da Elisabetta. Per questo non troverai un piano organizzato, ma solo alcuni consigli su luoghi da vedere ed esperienze da fare in Molise. Seguici e non te ne pentirai!
Indice
- 1. Larino
- 2. Santuario di Santa Maria Addolorata
- 3. Venafro
- 4. Lago di Castel San Vincenzo
- 5. Abbazia di San Vincenzo al Volturno
- 6. Santa Maria del Molise
- 7. Termoli
- 8. Campomarino
- 9. Nuova cl*ternia
- 10. Dove mangiare in Molise
1. Larino
Non fosse che per aver dato i natali alla mia migliore amica, Larino è una tappa che non può mancare in un viaggio in Molise. Il suo ben preservato borgo medievale e le importanti testimonianze romane lo rendono uno dei principali centri culturali della regione.
Di giorno a Larino va in scena la poesia della vita quotidiana: vecchietti che giocano a carte ai tavoli del bar, comari che fanno la spesa, l’andirivieni lungo via Cluenzio… Di sera i giovani si riversano nelle strade e quasi ogni porta diventa un bar: musica dalle casse e tintinnio di bicchieri. È una festa mobile.
Larino esisteva già 500 anni prima della fondazione di Roma. Dopo essere stato uno dei più importanti capoluoghi frentani, visse anche sotto i Romani un’epoca di grande splendore, testimoniata dagli straordinari mosaici rinvenuti nelle ville patrizie (oggi nel Palazzo Ducale) e dal suo anfiteatro.
L’anfiteatro fu costruito in età imperiale e poteva ospitare fino a 18mila spettatori; si trova nei pressi di Villa Zappone, residenza in stile Liberty oggi destinata a uso museale.
Nel Medioevo la popolazione larinese si trasferì dalla collina alla vallata sottostante, nell’odierno borgo fortificato. Qui si trova la Cattedrale di San Pardo in stile romanico-gotico, con la sua facciata inconfondibile: il rosone a tredici raggi (unico al mondo) e le due bifore che lasciano intravedere il cielo.
Da visitare anche il Seminario Diocesano, il primo nella storia della Cristianità, e il Palazzo Ducale di epoca normanna. Oltre a passeggiare nel bel cortile porticato, all’interno del Palazzo si può visitare il Museo Civico che ospita le collezioni romane.
Ma se, come noi, hai degli amici speciali a Larino, potresti avere il privilegio di salire fino al quarto piano del Palazzo per ammirare le fotografie della famiglia Pilone, che documentano le tradizioni larinesi. O addirittura di uscire sul tetto del Palazzo Ducale per osservare dall’alto la vita del borgo che scorre.
2. Santuario di Santa Maria Addolorata
La basilica dell’Addolorata di Castelpetroso è uno degli scorci più fotografati del Molise. Di certo le sue guglie neogotiche non passano inosservate: sembra che si trovi lì quasi per caso, un gigantesco santuario caduto dal cielo.
La sua costruzione iniziò nel 1890 e si concluse nel 1975, nel luogo in cui la Vergine Maria sarebbe apparsa a due pastorelle. L’esterno grandioso induce a grandi aspettative sugli interni, che in verità sono un po’ deludenti.
3. Venafro
Venafro è la quarta città del Molise per numero di abitanti: ha origini sannitiche, anche se la tradizione vuole che sia stata fondata dell’eroe greco Diomede. Dal XV secolo la sua storia si intreccia con quella della famiglia Pandone, che fece costruire l’omonimo castello, oggi sede del Museo nazionale del Molise.
Da Castel Pandone si abbraccia con lo sguardo tutta la bellezza di questa città, con il suo complesso intrico di vicoletti e il campanile della Chiesa dell’Annunziata. Una particolarità del castello sono i suoi affreschi di cavalli a grandezza naturale: ne restano 26 e furono commissionati da Enrico Pandone, che aveva un’ossessione maniacale per gli equini.
Venafro conserva notevoli tracce di ogni epoca del suo passato: dall’anfiteatro romano “Verlasce” fino al cimitero militare francese, che ospita le tombe di 6.000 caduti tra il 1943 e il 1944 nella battaglia di Cassino, a soli 23 km da Venafro.
Se hai ancora spazio in memoria per scattare qualche foto, ti consigliamo una sosta alla Palazzina Liberty di Venafro, che si specchia in un laghetto turchese.
4. Lago di Castel San Vincenzo, le “Maldive del Molise”
È stato ribattezzato le “Maldive del Molise” per le sue acque intensamente celesti. Questo lago artificiale in provincia di Isernia si presta benissimo a passeggiate e pisolini. Al di sopra delle sue rive boscose svettano le cime dei monti delle Mainarde, la catena montuosa che separa Lazio e Molise.
5. Abbazia di San Vincenzo al Volturno
A poca distanza dal Lago di Castel San Vincenzo sorge la suggestiva Abbazia di San Vincenzo al Volturno, incorniciata dalle arcate del Portico dei Pellegrini. L’odierna costruzione risale al XII secolo, ma non lontano, sulla riva sinistra del Volturno, si trova il sito archeologico della basilica antica.
Il primo monastero nell’area fu fondato dai benedettini nel 713 a.C. e fu abbandonato a causa di attacchi e saccheggi ripetuti. Al momento della nostra visita la zona archeologica era chiusa, ma merita di essere visitata anche per l’incredibile ciclo di affreschi nella Cripta dell’abate Epifanio.
Questi luoghi emanano una pace infinita e meditativa: da contemplare magari con un taccuino alla mano per buttare giù qualche schizzo, come stavano facendo alcuni ragazzi al nostro arrivo.
6. Santa Maria del Molise
Difficile trovarlo sulle guide: Santa Maria del Molise è un borgo con poco più di 600 abitanti ai piedi del Matese. Sulla strada del ritorno da Venafro ci siamo fermati nel pittoresco Parco dei Mulini, dove i ruscelletti e le cascatelle che nascono dalle acque del fiume Rio danno vita a un piccolo incantesimo.
Non sapremmo immaginare scenario più idilliaco per un picnic. Rasiglia, fai attenzione, Santa Maria del Molise ti dà del filo da torcere.
7. Termoli
Il borgo antico di Termoli affacciato sul mare è uno dei posti da vedere in Molise. Passeggiare lungo le sue mura sotto il Castello Svevo rimette in pace col mondo: in basso lo sguardo si perde sulle file ordinate di ombrelloni e lettini degli stabilimenti balneari, e sul trabocco che resiste alla forza delle onde.
Il centro è un intrico di vicoletti (tra cui il vicolo più stretto d’Europa!), che confluiscono nella piazza della Cattedrale, semplice ed elegantissima nel suo stile romanico pugliese.
Uscendo dal nucleo più antico, Termoli è anche una città vivace e moderna: basta percorrere il corso per rendersene conto, con negozi e locali sempre pieni di gente.
Oltre ad essere piacevolissima da visitare in sé, Termoli è un ottimo appoggio per visitare le isole Tremiti, con partenze dei traghetti giornaliere. I lidi attrezzati e i tanti bar e ristoranti la rendono perfetta per trascorrere una giornata al mare o una serata in compagnia.
8. Campomarino
A pochi minuti di auto da Termoli troviamo il borgo di Campomarino, che dal 2013 vanta la Bandiera Blu per la qualità delle sue acque. Il centro abitato è diviso in due parti: la parte moderna sulla costa con stabilimenti balneari e case vacanze, il nucleo più antico su un’altura panoramica.
Campomarino è uno dei quattro comuni molisani di tradizione arbëreshë, ovvero italo-albanese. La prima comunità albanese si stabilì qui a partire dal 15esimo secolo, per sfuggire all’avanzata degli Ottomani nei Balcani.
Come in altre zone del Sud Italia, gli arbëreshë conservano la loro lingua e cultura, che a Campomarino si manifesta nei colorati murales che adornano il centro storico. Sui muri del borgo dipinto scopriamo la storia e le usanze di questo popolo fiero: antichi mestieri, costumi, feste sacre…
9. Nuova cl*ternia
La zona di Nuova cl*ternia è conosciuta in Molise per la sua produzione vinicola. E noi potevamo lasciarci sfuggire i vini molisani? La cantina scelta per la degustazione si chiama Tenute Martarosa e nasce nel 2014 per volere di Michele Travaglini, che ha ripreso la vocazione di nonni e genitori.
Le prime etichette sono arrivate nel 2017: i vini di Tenute Martarosa sono espressione del territorio molisano e delle sue varietà. Come la Tintilia, vitigno autoctono del Molise riscoperto solo in anni recenti, che in questa cantina viene vinificato sia come rosso sia come rosè.
Tra un calice di Fiano del Molise e uno di Moscato, non possiamo che restare incantati di fronte alla finezza estetica delle etichette, dei veri e propri gioiellini da collezione.
10. Dove mangiare in Molise
Quando vai in Molise piangi due volte, quando parti e quando ti allacci la cintura. Già, perché ogni volta che visito questa terra favolosa resto quasi sommersa dall’abbondanza delle portate e dalla varietà dei prodotti da assaggiare. Salumi, formaggi, vini, tartufo… non c’è abbastanza spazio per tutto!
Nel nostro ultimo viaggio abbiamo testato alcuni ottimi ristoranti, che ti consigliamo di provare.
Il bistrot di Antonella, Pozzilli
A pochi km da Venafro, questo moderno bistrot è stato una piacevole scoperta. La tradizione molisana incontra un buon tocco di innovazione, con proposte di pesce, carne e anche pinsa romana. I tonnarelli al prezzemolo con burrata e tartare di gambero rosso erano sublimi!
Pesce Nostrum, Termoli
Dal peschereccio al piatto: questa è la filosofia di Pesce Nostrum, un ristorantino sul molo di Termoli fondato dalla cooperativa di pescatori locali. L’obiettivo è quello di valorizzare il pescato molisano con una proposta di piatti che spazia dalle tradizioni termolesi ad accostamenti originali.
Sarà per questo che le pietanze sono un’esplosione di freschezza, colori e sapori che ci hanno conquistato fin dal primo morso.
Cantine d’Uva – Relais I dolci grappoli, Larino
Per approfondire la conoscenza della cucina e dei vini molisani ti consigliamo una sosta da Cantine d’Uva e al suo Relais I dolci grappoli. L’azienda vinicola si trova appena fuori dal centro di Larino e dal 2011 produce vini DOC e IGT.
Se l’abbondanza non ti spaventa, concediti una cena con degustazione di prodotti tipici: dal caciocavallo alla ventricina, dal tartufo alla Tintilia, avrai nel piatto tutte le eccellenze della regione.
Se questo articolo ti ha incuriosito, ti invitiamo a leggere anche le guide on the road di Elisabetta per scoprire altre zone del Molise. Hai mai visitato questa regione o sei tra quelli che ancora non credono nella sua esistenza? Faccelo sapere con un commento!
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